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Monza: Sgomberato lo spazio sociale FOA Boccaccio

A Monza sgomberato lo spazio sociale FOA Boccaccio. Prima risposta immediata: un corteo antisgombero, indetto per le ore 19.30, con concentramento  Binario 7 di piazza Castello, sul retro della stazione di Monza, per un corteo contro lo sgombero.

Attualmente siamo impegnati/e nel recupero dei nostri materiali – scrivevano in mattinata compagne e compagni monzesi – ma a brevissimo seguiranno aggiornamenti sugli appuntamenti in risposta all’infame attacco che Cai Monza e Moss s.r.l. hanno portato alla storica esperienza autogestita monzese”.

Lo stabile, che era stato occupato nel 2011, è stato infatti comprato dalla locale sezione del Club Alpino Italiano nonostante ospiti da dieci anni l’esperienza di autogestione. La prima occupazione del Boccaccio risale al 2003, negli anni – tra sgomberi e ri-occupazioni – il centro sociale brianzolo ha cambiato numerose sedi.

La FOA Boccaccio 003 di Monza – spiegano ancora compagne e compagni – è stata sgomberata in queste ore. Ogni occupazione sa che il tempo a disposizione può finire: il nostro collettivo è già passato attraverso 10 sgomberi e altrettante rioccupazioni, senza mai nessun compromesso o accordo. Nello spazio sgomberato oggi, il campo sportivo di Via Rosmini, eravamo entrate nel 2011. vogliamo rispondere immediatamente all’attacco. Per questo già stasera chiamiamo un corteo: h 19.30 in Piazza Castello/Binario 7 (dietro la stazione) a Monza”.

Da Monza un compagno del FOA Boccaccio. Ascolta o Scarica.

da Radio Onda d’Urto

aggiornamenti

Al termine di un partecipassimo corteo che ha visto oltre 500 persone sfilare per le strade di Monza in risposta allo sgombero di Via Rosmini 11, la FOA Boccaccio 003 ha occupato uno stabile abbandonato in via Timavo 12, dove fin da subito sarà data continuità all’attività del centro sociale monzese. Ringraziando ancora per il supporto tutti e tutte le solidali che hanno preso parte alla giornata di lotta di ieri, rilanciamo il calendario di iniziative previsto per i prossimi giorni.

Mercoledì 14 luglio

ore 10-18 lavori di riqualificazione dello spazio (porta scope, sedie, tavoli,…)

ore 18 CHIACCHERE DA BAR ‘nta galera a cura di Tarantula

Giovedì 15 luglio

ore 19 ASSEMBLEA PUBBLICA su sgombero e rioccupazione del Boccaccio

Domenica 18 luglio

dalle ore 17 A MUSO DURO

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Questo il volantino distribuito lungo il corteo di ieri.

NON ABBIAMO SPAZIO DA PERDERE
Sullo sgombero della Foa Boccaccio 003

Oggi, 13 luglio 2021, l’occupazione di via Rosmini 11 è stata sgomberata dalle forze dell’ordine. Lasciamo questo luogo con molta rabbia: eravamo consapevoli e pronte/i da
tempo ad affrontare questo momento e rilanciare la sfida.
Dai primi del 2000, siamo già passati attraverso una decina di sgomberi.
Uno sgombero è solo un contrattempo tra un’occupazione e quella successiva. E quello di
oggi non diminuisce la nostra forza: la forza di un collettivo numeroso e deciso, con alle
spalle due decenni di esperienze e lotte, dentro un’ampia collettività di individui e spazi
complici e solidali.
Sono molte le lotte e i percorsi a cui abbiamo dato vita fuori e dentro
lo spazio della Foa Boccaccio, nel tentativo di sperimentare altri modi di vivere, oltre
casa e lavoro, famiglia e produzione.
Oggi veniamo allontanate/i da un luogo che abbiamo occupato 10 anni fa quando era
solo la carcassa di un vecchio centro sportivo in stato di abbandono, riempiendolo nel
tempo di progetti, idee, affetti e vita.
Chi ci allontana da qui ha nome e cognome: la sede monzese del Club Alpino Italiano e il
locale Moss, con l’immancabile sostegno della Questura di Monza.
Al posto della Foa Boccaccio, sorgerà la “Casa della Montagna” (o Quota
162), con annesso ristorante e maxi parcheggio. L’ennesima colata di cemento a
distruggere un luogo che in questi dieci anni abbiamo fatto vivere tra assemblee,
concerti, festival, sport popolare, autoproduzioni, lotte e progetti di solidarietà.
Ma è in realtà tutta la città di Monza che si riempirà di palazzi, parcheggi e
infrastrutture: come documentiamo da mesi, molti sono i quartieri
coinvolti in processi di riqualificazione che muoveranno ingenti somme di denaro e diverse tonnellate di cemento. Una città fatta di quartieri dormitorio, appartamenti di lusso e telecamere a ogni angolo.
Sono questi gli orizzonti che ci apre la variante al PGT, che la giunta Allevi sta
approvando proprio in questo periodo.
Dentro città sempre più costose, inaccessibili e controllate, c’è ancora più bisogno di uno
spazio autogestito e liberato: un bisogno che è desiderio e volontà politica.
Da 20 anni siamo la FOA Boccaccio 003 e lo saremo ancora. Non vi lasceremo in pace.

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