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Modena: Gravissima provocazione poliziesca contro sindacalista del Sicobas

Il 28 maggio presso la nostra sede sindacale del Si Cobas di Modena è stato fermato e portato in questura il sindacalista Marcello Pini, mentre stava filmando quella che sembrava essere una colluttazione tra spacciatori.

In realtà la polizia in borghrse,stava eseguendo un fermo e accortasi della presenza di Marcello, si è avventata su di lui facendo poi una irruzione nella sede sindacale, in quel momento affollata di lavoratori e lavoratrici, dando così inizio a una vera e propria perquisizione dei locali, condita da minacce nei confronti del sindacato e in particolare verso alcune compagne presenti per il normale lavoro di sportello.

“Noi siamo la polizia e facciamo quello che ci pare, voi siete il Si Cobas e vi arrestiamo tutti e tutte” è stato il motivo che ha accompagnato tutta la scena, ricordandoci le immagini del Cile di Pinochet o della Managua del dittatore Somoza.

A quel punto e dopo una lunga telefonata tra la polizia presente sul luogo e la Digos di Modena, Marcello, riconosciuto come militante sindacale impegnato nelle vertenze più dure aperte dal Si Cobas,sul territorio modenese, veniva portato in questura e trattenuto per alcune ore.

Oltre al sequestro del telefono cellulare, Marcello è stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale. una accusa che le telecamere in funzione nella zona smentiscono.

Nel video un sunto della conferenza stampa tenuta il 30 maggio presso la sede del SICobas di Modena

Un episodio di gravità inaccettabile per la tutela delle libertà individuali e per ogni tipo di organizzazione o sigla sindacale, rispetto al quale non possiamo rimanere silenti e passivi.

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