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Migranti: sgombero al campo di Idomeni

È cominciato questa mattina all’alba lo sgombero del campo di Idomeni al confine tra Grecia e Macedonia. Migliaia di migranti provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan stanno cercando di raggiungere l’Europa attraverso la cosiddetta “rotta balcanica” a partire dalle coste turche.

In questi mesi i campo di Idomeni ha rappresentato sia un limbo tra i due confini sia un punto significativo della lotta contro la chiusura delle frontiere (qui e qui).

Il governo Tsipras ha organizzato le operazioni per spostare le 8400 persone attualmente nel campo all’interno dei campi ufficiali predisposti dalle istituzioni. Dietro la facciata di una sistemazione provvisoria migliore si maschera in realtà la necessità di avere un più stretto controllo sui flussi di migranti per favorire rimpatri e selezioni. D’altronde da parte dell’Unione Europea non sembra esserci ancora nessun piano a lungo termine per affrontare il problema. A pagarne le conseguenze sono migliaia di persone in fuga dalle guerre e in cerca di un futuro migliore.

Circa 400 poliziotti in assetto antisommossa sono dislocati nell’area insieme a diversi autobus. Agli attivisti presenti a Idomeni è stato ordinato di lasciare il campo (minacciandoli altrimenti di arresto) già da ieri sera. Diversi posti di blocco tengono i giornalisti a distanza di alcuni chilometri. Al momento non giungono notizie di violenze. (da InfoAut)

I poliziotti in borghese hanno fatto uscire i Bomberos, l’ambulatorio medico indipendente, mentre in mattinata è stato evacuato il Cultural Center Idomeni, la scuola fondata da volontari indipendenti. Anche la postazione del “No Border Wifi” di Over The Fortress – Melting Pot è stata smantellata e l’attrezzatura messa al sicuro.

Questa mattina sono iniziate quindi le deportazioni, disposte dal governo greco del premier Alexis Tsipras: i migranti vengono fatti salire sui pullman e portati nei campi militarizzati.

La polizia non è ancora arrivata alla ferrovia, lo storico blocco di chi sta di fatto vivendo da mesi sui binari della ferrovia e impedisce il passaggio dei treni.

L’accesso al campo è vietato a chiunque. Un reporter tedesco che si era avvicinato al campo per documentare le deportazioni non è in stato di fermo, ma  è stato allontanato. Giornalisti e volontari già questa mattina non potevano entrare  ed avvicinarsi: i trasferimenti devono avvenire a telecamere spente.  Da oggi nemmeno ai medici è permesso entrare e non avviene la distribuzione di cibo.

La corrispondenza dall’interno del campo sotto sgombero con Sherif, solidale indipendente. Ascolta o scarica

La corrispondenza anche con un compagno della campagna Overthefortress. Ascolta o scarica.

da Radio Onda d’Urto

Per seguire tutti gli aggiornamenti è possibile visitare il sito di Meltingpot. 

Un profugo siriano, Mustafà, ci chiede di far girare quello che succede a Eidomeni, campo profughi fra Grecia e macedonia. Questa mattina il campo è stato sgomberato e i rifugiati sono stati portati nei campi militari decisamente peggiori di quello di idomeni. Non hanno nulla li, ne tende ne servizi se non qualche bagno. Le condizioni sono pessime e non posso uscire, è difficile entrare se non sei profugo. Loro sono li da 5 ore nel pullman perche si rifiutano di scendere. Questo un’ora fa, attualmente sono scesi poiché le famiglie, dunque anche anziani, bambini e malati, non hanno sopportato il caldo nell’autobus

(aggiornamenti)

Sono proseguiti anche oggi (25 maggio), per il secondo giorno, lo sgombero poliziesco voluto dal governo Tsipras del campo profughi greco di , al confine con la Macedonia, la più grande deportazione di persone da decenni in Europa.

Oltre 700 poliziotti sono impegnati nelle operazioni di sgombero iniziate all’alba di ieri.

Nella prima giornata sono state spostate circa 2.000 persone su un totale di oltre 8.000. Sarebbero state condotte in altri campi del paese, campi dell’esercito, controllati, schedati e in mezzo al nulla, lontani centinaia di chilometri dall’agognato confine da superare.

Dalla Grecia un attivista di Over The Fortress – Meltingpot.org per Radio Onda d’Urto  

Ascolta o scarica

 

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