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Migranti: la dottrina Salvini fa il primo morto. Bracciante maliano ucciso a fucilate.

“È finita la pacchia”, la dottrina di Matteo Salvini, ha fatto scorrere il primo sangue ieri sera in Calabria, il sangue di Soumaila Sacko, migrante maliano di 29 anni sempre in prima fila nelle lotte dell’Unione Sindacale di Base per i diritti sindacali e sociali dei braccianti. Soumaila è stato ucciso da una delle fucilate sparate da sconosciuti da una sessantina di metri di distanza.

Un tiro al bersaglio – diversi i colpi esplosi –  contro “lo straniero”, il nero cattivo da rispedire nel paese d’origine. Il triste seguito delle parole pronunciate dal nuovo ministro di polizia.

Soumaila è stato colpito alla testa ieri sera intorno alle 20,30 nei pressi di una fabbrica abbandonata lungo la Statale 18, in contrada Calimera di San Calogero, vicino Rosarno, al confine tra la provincia di Vibo quella di Reggio Calabria, mentre cercava lamiere per la sua baracca.

Soccorso dal 118 e trasportato prima all’ospedale di Polistena e poi nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Reggio Calabria, Soumaila non ce l’ha fatta, mentre è andata meglio a due connazionali che erano con lui, uno colpito a una gamba e l’altro illeso.

Tutti e tre vivevano nell’area della tendopoli di San Ferdinando in cui soggiornano i braccianti impegnati nei campi nella piana di Gioia Tauro.

Nella zona sono oltre 4000 i braccianti tutti migranti durante la stagione di raccolta, distribuiti in vari insediamenti e utilizzati come manodopera nella raccolta degli agrumi a basso costo dai produttori di arance, clementine e kiwi. La maggior parte si concentra a San Ferdinando dove permangono gravi carenze igienico sanitarie a livello abitativo.

Tutto questo al ministro di polizia Salvini non interessa. Troppo impegnato a minacciare a destra e a manca: i migranti, le ong, il sindaco di Riace perché si schiera con gli ultimi. A Salvini l’Unione Sindacale di Base manda a dire che USB si schiera compatta con i migranti della piana di Gioia Tauro, con tutti i migranti in fuga da guerre e miseria, e non permetterà che in Italia abbia diritto di cittadinanza la sua dottrina neofascista e razzista.

La prima risposta è lo sciopero dei braccianti proclamato da USB per lunedì 4 giugno, con assemblee in tutti i posti di lavoro.

USB si stringe compatta alla famiglia di Soumaila e ai suoi compagni e fornirà loro l’assistenza legale per fare giustizia.

Unione Sindacale di Base

Comments ( 1 )

  • Fabio D'Abramo

    “La dottrina Salvini”; non penso che Salvini voglia vedere fucilato nessuno onestamente, con tutte le critiche che gli si può rivolgere.

    Non penso che sia Salvini il mandante morale di qualsiasi violenza agli immigrati di qualsiasi categoria possibile, quanto piuttosto una conseguenza. La caccia al migrante chi voleva farla l’ha fatta anche sotto Renzi e Gentiloni.

    Questi articoli sono trash come allo stesso modo è trash definire il migrante clandestino per forza di cose uno stupratore, un rapinatore, uno spacciatore.

    A mio insignificante avviso la clandestinità non può essere reato in quanto non ha vittime vere e propria ma comporta uno stato di indeterminatezza per cui è semplicemente impossibile identificare la persona, determinarne con sicurezza l’origine, quindi non può essere accettato in un Paese a lui estero;

    Cosa pensate che sarebbe successo se mi fossi presentato qui a Edimburgo senza documenti? Mi avrebbero accompagnato all’ambasciata italiana e se va bene, dato un foglio di via e rispedito a casa (se fosse andata male non sarei neanche uscito dall’aeroporto). E in Scozia non governa la Lega Nord, governa un partito spiccatamente di sinistra.

    “Loro chiedono asilo” – sarà, ma la maggioranza di chi sbarca non ne ha diritto, l’asilo lo ottengono solo alcuni, in maggioranza sono “migranti economici”.

    Ovviamente tutto ciò non significa che non vada prestato soccorso a chi rischia di annegare; neanche nella Bossi-Fini c’era l’omissione di soccorso! Il problema è che bisogna fermarli CON LA POLITICA ESTERA di cui ci siamo infischiati di svolgere, prima ancora che salpino con bagnarole e gommoni bucati di sorta.

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