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Messico, sgomberato il Chanti Ollín: 26 arresti

Violento sgombero di uno dei centri sociali storici di Città del Messico, Chanti Ollín: la polizia ha fatto irruzione nell’edificio e sgomberato e arrestato le 26 persone che erano dentro. Due di loro rischiano di essere deportate

Stamattina Città del Messico si è svegliata con un pezzo di democrazia in meno. Il Chanti Ollín, occupazione abitativa e sociale, è stata sgomberata, tutti i suoi inquilini arrestati, la cifra è di 26 detenuti. A rischio anche l’edificio stesso, si teme che le forze dell’”ordine” vogliano abbatterlo.

Da tempo era a rischio per la sua posizione molto centrale, intorno allo stabile la città si era trasformata in preda ad una violenta gentrificazione. Lo spazio rimaneva l’unico luogo d’incontro e condivisione avulso alle logiche di mercato di tutta l’area. I suoi progetti: aule studio, una biblioteca, una sala registrazione, corsi di erbolaria, un centro di informazione indipendente, corsi di primo soccorso, iniziative culturali, pranzi sociali e molto altro cancellati con un colpo di manganello. Manifestiamo massima solidarietà con i compagni e le compagne arrestate e ci accodiamo nella richiesta di libertà immediata e di restituzione alla città del Chanti Ollín!

Le città sono di chi le vivono!

Tutt* Liber*!

Qui di seguito pubblichiamo il comunicato contro lo sgombero del Chanti Ollìn

A seguito dello sgombero e della repressione, organizzazione: solidarietà con il Chanti Ollín

Oltre il fiume di auto che transitano giornalmente su Circuito Interior Melchor Ocampo, gli attivisti del Chanti Ollín hanno trovato un edificio per portare avanti un progetto che, ben dodici anni dopo, è pieno di vita, murales sulle pareti, di disegni di tante persone che attraversano lo spazio e invenzioni che riciclano le idee e i materiali. Oggi, il governo “sinistroide” della Città del Messico vuole distruggere questo spazio.

Messico, Distretto Federale. Il Chanti Ollín non è una casa occupata. È uno spazio che apre le sue porte a tutti quelli che sono disposti a cercare, trovare e condividere nuove e vecchie forme di vivere in armonia con la natura. “Per noi il dialogo significa scambio, e l’imparare facendo è la chiave”, dichiara un attivista dello spazio. Nonostante il Chanti Ollín si trovi in una delle zone della Città del Messico con più investimenti di capitale, resiste e costruisce alternative di vita animate da un significato differente. Dopo il movimento studentesco che porto allo sciopero della Universidad Nacional Autónoma de México (UNAM) del 1999 e del 2000, un gruppo di donne e uomini, partecipanti al movimento, si trovarono nella situazione di avere bisogno di uno spazio all’interno del quale poter vivere e sviluppare, al contempo, progetti e attività alternativi che tengano insieme differenti correnti di pensiero e differenti concezioni della vita.

Oltre il fiume di auto che transitano giornalmente su Circuito Interior Melchor Ocampo, nel bel mezzo di un ambiente di affari e business, e dopo aver cercato in differenti punti della città, trovarono il luogo con tutte le caratteristiche per sviluppare il progetto per la vita e per la speranza. In quello che la maggior parte della gente avevano visto un edificio abbandonato, vecchio, gli attivisti del Chanti hanno visto l’opportunità di qualcosa di nuovo e utile. In contrasto alla logica del capitale, che crea oggetti la cui funzionalità si esaurisce in breve tempo, diventando obsoleto materiale da spazzatura, gli abitanti del Chanti hanno creato un mondo di possibilità usando ogni pezzo, ogni oggetto, per creare delle alternative che rimettano al centro l’utilità in luogo dell’aspetto economico.

Durante l’esperienza del Chanti Ollín, il progetto ha passato diverse fasi ed ha resistito a due tentativi di sgombero ed ora si sta portando a termine il terzo tentativo. Nella mattina del 22 novembre 2016 è stato sgomberato dalla celere che ha brutalmente picchiato e arrestato 26 dei membri del Chanti e una bambina di tre anni. I solidali che si sono ritrovati al Ministero Pubblico informano che le autorità non hanno voluto concedere informazioni a proposito dei compagni arrestati e che dei macchinari per la demolizione dell’edificio già si trovano all’esterno dell’occupazione; il timore è che si proceda alla distruzione totale dello spazio creato in 12 anni di autorganizzazione. Da qua, facciamo una chiamata alla solidarietà internazionale.

Le varie attività che si sviluppano all’interno del Chanti Ollín sono tutte portate avanti indipendentemente dal governo e senza ricevere alcun tipo di aiuto, e con una critica radicale al modello capitalista, costruiscono nella quotidianità un “che fare” per una vita più giusta. Le azioni di solidarietà sono fondamentali per il recupero la sopravvivenza del posto. Sostieni e diffondi.

Curarte Chanti Ollìn – uno dei laboratori integranti del Chanti Ollín –

Aggiornamento: Sono stati rilasciati tutti i compagni detenuti eccetto due di cittadinanza straniera, si tema possano essere deportati, conforme alle leggi messicane, fuori dal Paese.

I compagni e le compagne di città del Messico si stanno riunendo sotto il Chanti Ollin con la consapevolezza che quelo posto non è assoggetabile a logiche di mercato in quanto di tutta la comunità ed a questa debe ritornare il più presto possibile.

da DinamoPress

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