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Liverpool, antifascisti disperdono la White Man March

“Nemmeno le pallottole ci fermeranno” – questa la bellicosa dichiarazione di uno dei portavoce di Azione Nazionale (National Action, gruppuscolo dell’estrema destra inglese) alla vigilia della seconda White Man March: una parata dal carattere esplicitamente fascista e xenofobo, inaugurata a marzo a Newcastle da un centinaio di neonazisti, nella più grande manifestazione pubblica simile dagli anni ’80.

Un exploit che il gruppo, coadiuvato da altre formazioni razziste, intendeva ripetere a Ferragosto nella metropoli di Liverpool – storico baluardo della working class e dei portuali britannici; lanciando, con tre mesi di anticipo, una chiamata a “riprendersi” la città e paventando violenze e disordini etnici. Senza che il ministero degli interni del Regno ravvedesse le condizioni per prevenire la manifestazione, ma suscitando la dura reazione degli antifascisti e della comunità locale.

Così è bastata una pioggia di uova, banane e rifiuti per infrangere i propositi dell’accozzaglia suprematista, dissuadendola dallo sfilare per le vie della città portuale britannica; per poi, accerchiata dalla folla (ma protetta dalla polizia, come mostrato nel video) cercare scampo nell’ufficio oggetti smarriti della stazione ferroviaria di Lime Street.

L’immagine che qui proponiamo, postata su una pagina locale, ha raccolto in poche ore più di 26.000 like e 11.000 condivisioni; contribuendo a rendere completa la disfatta neonazista e a riaffermare, anche mediaticamente, il carattere aperto, solidale e di sinistra della città di Liverpool.

da InfoAut

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