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Il Governo premia i fascisti: medaglia al ricordo per il repubblichino Paride Mori

Medaglia al ricordo a Paride Mori, ex repubblichino e ufficiale del Battaglione Mussolini. Lo ha deciso una commissione della presidenza del Consiglio e in particolar modo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio nel denominato “giorno del ricordo” istituito il 10 febbraio. L’ufficiale di Parma apparteneva al Battaglione bersaglieri volontari “Benito Mussolini”, un reparto che all’inizio era aggregato alle “Waffen SS” e successivamente inquadrato nell’esercito della Repubblica di Salò che combatté a fianco dei nazisti.

Un’oronificienza che ha dell’incredibile e che caratterizza dei precedenti che parlano di onori e riconoscimenti a chi ha fatto del fascismo la propria fede e il proprio obiettivo di vita. Ma ad avere del ridicolo è il motivo per cui l’onorificienza è stata attribuita: istituita per ricordare le vittime delle foibe nell’immediato dopoguerra, sembrerebbe che la commissione del presidenza del Consiglio non abbia visto o non abbia voluto vedere che Mori è stato ucciso in uno scontro con i partigiani il 18 febbraio del 1944, un dato che la dice lunga sull’estraneità alle vicende delle foibe.

Eppure, Paride Mori, deve essere caro a qualche rigurgito fascistoide della storia: qualche anno fa infatti, la giunta di centro sinistra del Comune di Traversetolo (Parma) -dove Mori era nato- intitolò una via a suo nome. Dopo le numerose obiezioni da parte di cittadini e dell’Istituto storico della resistenza provinciale, la giunta decise di ritirare il nome alla via.

da InfoAut

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