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Guatemala: Repressa carovana di migranti honduregni a Chiquimula

Domenica 17 gennaio circa 7 mila persone che fanno parte della carovana di migranti sono state represse dall’esercito e dalla polizia, nella comunità di Vado Hondo, Chiquimula, Guatemala.

“Che lo sappia il Papa, che lo sappia l’ONU, questo è colpa del presidente Juan Orlando Hernández”, ha dichiarato con indignazione un honduregno mentre in mezzo alla folla cercava di fuggire dai gas lacrimogeni, dalle pietre e dai bastoni. Tra le persone ferite ci sono bambini, adulti, anziani e donne. Per il momento non si conosce il dato esatto della popolazione colpita e le sue condizioni.

Nella trasmissione di Facebook Live di Radio Progreso, si possono osservare persone al suolo ferite e che vengono catturate dall’esercito. Il giornalista Gerardo Chévez ha narrato la forte repressione contro una popolazione che chiede al governo guatemalteco il permesso di giungere alla frontiera con il Messico, perché in Honduras non ci sono condizioni per continuare a vivere.

Nel dolore per la repressione e la fame, perché da più di due giorni non si alimentano, i migranti hanno chiesto di parlare con i rappresentanti della Migrazione affinché cessi la violenza e sia rispettato il loro diritto universale a migrare. Nonostante ciò, sono stati attesi da un agente che gli ha chiesto di ritornare in Honduras, perché anche se passano il posto di blocco di Chiquimula, più avanti ne incontreranno 10 o più e torneranno ad essere repressi.

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Le autorità guatemalteche giustificano la repressione adducendo che i migranti stanno violando le misure di bio-sicurezza imposte dalla pandemia e che non hanno l’esame PCR che individua il Covid-19. Da parte loro, i migranti hanno dichiarato che sono stati danneggiati dagli uragani e non hanno denaro nemmeno per mangiare, ancor meno per fare il test. Allo stesso tempo chiedono all’Organizzazione Mondiale della Salute di fornirgli un triage per potersi fare l’esame medico.

Nonostante la violenza, gli honduregni e le honduregne che fanno parte della carovana di migranti continuano ad essere fermi nel loro obiettivo di giungere negli Stati Uniti. Hanno dichiarato che fuggono dall’Honduras perché il paese è governato da un gruppo di politici corrotti legati al narcotraffico, situazione che ogni giorno di più rende precaria la vita della gente, perciò, devono andare in altri paesi a cercare il cibo per le proprie famiglie.

Fonte: Radio Progreso

18 gennaio 2021

Resumen Latinoamericano

Traduzione a cura di Comitato Carlos Fonseca

da InfoAut

Il servizio di Radio Onda d’Urto con il giornalista guatemalteco Esteban Biba Ascolta o scarica

Un secondo approfondimento sull’origine delle carovane dall’Honduras con il consulente migratorio guatemalteco Fernando Castro Molina Ascolta o scarica

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