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Grecia: A Lesbo i neonazisti di Alba Dorata attaccano i migranti

L’assalto con mazze e bottiglie molotov: «bruciateli tutti». Accuse alla polizia: è intervenuta tardi

Una vera notte da incubo. I migranti e profughi di Lesbo, hanno protestato per far valere i loro diritti e chiedere che possano essere esaminate finalmente più velocemente le loro richieste di asilo. Molti greci sono stati solidali con loro, ma i neonazisti di Alba Dorata e di altre organizzazioni xenofobe hanno deciso di attaccarli, in piena notte, nella piazza centrale di Mitilini.

I manifestanti erano in maggioranza afgani e sostenuti da militanti greci di organizzazioni e reti antirazziste, hanno deciso di organizzare un’ occupazione pacifica durata sei giorni. Nella notte tra domenica e lunedì però, gli estremisti di estrema destra hanno iniziato radunarsi intorno a loro e a buttare, in direzione dei profughi e di chi li sosteneva, bottiglie, sassi e petardi. E subito dopo a dare alle fiamme cassonetti dell’immondizia.

A più riprese hanno gridato, tutti insieme, «kapste tous zontanus», bruciateli vivi. I greci, gli afgani e le altre persone che si trovavano al centro di piazza Saffo, hanno cercato di proteggersi creando tre cerchi concentrici, mettendo al centro donne e bambini, e coprendosi il capo con delle coperte bagnate. La polizia ha creato un cordone protettivo all’ingresso della piazza e la guardia costiera è riuscita a fermare circa quindici persone che cercavano di avvicinarsi alla zona, con in mano mazze di legno.

Secondo testimonianze riportate in esclusiva dal quotidiano Efimerida Syndaktòn, alcuni greci appartenenti a gruppi e movimenti di sinistra che sono accorsi a cercare di sostenere i profughi, sono dell’ avviso che la polizia si sarebbe potuta attivare con maggiore decisione e tempestività . «I poliziotti hanno cercato di disperdere i neonazisti per tre o quattro volte, ma sono intervenuti in modo deciso solo poco prima che, molto probabilmente, ci scappasse il morto», ha raccontato uno dei testimoni. Da parte loro, responsabili della polizia locale hanno fatto sapere di aver ingaggiato una lotta corpo a corpo con i razzisti che si erano radunati nelle vie del centro e nella zona vicino al lungomare.

Alla fine degli scontri sono stati fermati centoventi profughi e due greci e nella prima mattinata di ieri tutti i protagonisti della protesta pacifica sono stati riportati nel campo di Moria. Quello che si continua a chiedere, ovviamente, è di prevenire e impedire, in futuro, altri «raid punitivi» di Alba Dorata- Chrysi Avghì e dei suoi gruppi di simpatizzanti. Per ora, le misure di protezione attorno a Moria sono state rafforzate, per evitare eventuali attacchi improvvisi.

Teodoro A. Synghellakis, Fabio Veronica Forcella

da il manifesto

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