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Gran Bretagna: Bloccarono il volo di rimpatrio dei migranti. 11 attivisti rischiano l’ergastolo

Al via il processo contro gli attivisti del “gruppo di Stansted

Regno Unito, aeroporto di Stansted, 28 marzo del 2017: 15 attivisti di alcune associazioni ( End Deportations, Plane Stupid e Lesbian and Gays Support the Migrants) fermano la deportazione di decine di migranti che stavano per essere messi su un aereo diretto in Nigeria, invadendo la pista e impedendone il decollo.

L’azione fu un successo: 11 migranti riuscirono a rimanere in terra inglese per poter aspettare che la loro domanda di asilo venisse riesaminata, due hanno visto accolta la richiesta. Sebbene sia stato un atto non violento, in quanto l’azione non ha intralciato gli aerei commerciali, né creato pericolo alcuno per le operazioni di atterraggio e volo di altri aerei, gli attivisti ora rischiano una pesantissima condanna. In virtù della legislazione antiterrorismo potrebbero vedersi comminata la pena dell’ergastolo. Lo scorso marzo è iniziato il processo presso il tribunale di Clemsford Crown. Oltre 50 personalità, tra cui la leader dei Verdi Caroline Lucas, la scrittrice e giornalista Naomi Klein, il regista Ken Loach e l’attrice Emma Thompson hanno firmato un appello nel quale si chiede il ritiro delle accuse e la fine dei voli segreti di deportazione.

Pertaltro violenzee abusi da parte di contractors della sicurezza sono stati documentati su questi voli. La maggior parte delle persone sarebbero inorridite se fossero a conoscenza della natura di questo processo”.

Voli segreti e deportazioni illegali Al di là della vicenda che riguarda quelli che ormai sono conosciuti come “i quindici di Stansted”, sta emergendo il vero volto della politica del governo britannico in tema di immigrazione. Dapprima in maniera nascosta e ora alla luce del sole, le testimonianze che riguardano vere e proprie deportazioni ( rendition) illegali si stanno moltiplicando. Quest’anno, grazie ad un’inchiesta giornalistica, è scoppiato il caso della cosiddetta Windrush Generation, immigrati caraibici giunti in Inghilterra nell’ immediato dopoguerra.

L’ambiente ostile voluto da Theresa May Ma a quanto sembra questa pratica non è stata abbandonata, addirittura c’è il sospetto che il ministro abbia distrutto, in alcuni casi, i documenti che provavano date di arrivo, residenza, diritti. Non è ancora chiaro quante persone siano state detenute o deportate, ma quello che emerge con evidenza è un deteriorarsi della situazione a partire dal 2010, quando il ministero degli Interni, guidato all’epoca da Theresa May ha implementato esplicitamente pratiche e procedure tali da creare un “hostile environment” ( ambiente ostile) per gli immigrati.

Il business delle deportazioni Per questo gli attivisti di End Deportations denunciano da anni le misure violente e brutali messe in piedi dal governo inglese ben prima della Brexit. Violenze che le persone subirebbero anche sugli stessi voli. In passato, quando le deportazioni avvenivano usando aerei di linea, si sono registrate proteste e denunce degli altri passeggeri. Le rendition quindi sono state passate a privati che garantiscono la sicurezza a bordo e sul cui comportamento non è facile indagare. Secondo un’inchiesta dell’agenzia Corporate Watch, i migranti vengono imbarcati su voli commerciali, così come su voli charter dedicati, ogni due mesi. In questa maniera possono essere espulse più persone possibile I profitti di questo “lavoro” vanno alla Titan Airways, una compagnia che fa base proprio all’aereoporto di Stansted.

Un affare lucroso Le deportazioni sono così divenute un vero e proprio business e l’interesse a non terminare questa pratica è alto. Come nel caso della società di outsourcing Mitie che dal maggio di quest’anno ha stipulato un contratto con il governo per gestire i migranti espulsi. Mitie va a sostituire un’altra società, la Tascor. Il contratto – sempre secondo Corporate Watch – non riguarda solo la scorta a bordo degli aerei ma anche i centri di detenzione ( Mitie attualmente gestisce Heathrow, Harmondsworth e Colnbrook, più il centro di detenzione Campsfield vicino a Oxford) e la sicurezza durante gli spostamenti. Un appalto lucroso della durata di 10 anni che ammonta a circa 525 milioni di sterline Tutte le società impiegate in questo campo utilizzano lo stesso modello di business che comporta la riduzione dei costi con salari bassi e salvaguardie minime. Gli scandali quindi si susseguono ad intervalli regolari. La società coinvolta può essere rimpiazzata da una delle altre ma può ancora essere utilizzata per vincere altri appalti governativi. Oppure può fare un’offerta per lo stesso contratto pochi anni dopo, una volta calmatesi le acque. Il personale semplicemente si trasferisce sotto un nuovo padrone quando gli appalti cambiano di mano, ma rimangono intatte le stesse condizioni e la stessa cultura.

Alessandro Fioroni

da il dubbio

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