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Francia: sciopero contro la Loi Travail. Cariche della polizia e arresti

Oggi si è tenuto in Francia il primo sciopero generale, convocato da varie realtà sindacali e movimenti sociali, con le politiche di Macron e la demolizione della legislazione sul lavoro, iniziata con la famigerata Loi Travail.

Iniziative si sono svolte in quasi 200 centri urbani.

La manifestazione principale si è tenuta a Parigi, dove si sono registrati violenti scontri e diversi arresti, di cui uno al momento confermato. La partecipazione al corteo ha superato ampiamente le 10 mila persone; numerosi gli studenti dei tanti licei parigini, dove si sono svolti picchetti e da cui gli studenti sono partiti per raggiungere il concentramento di Place de la Bastille. I primi momenti di tensione si sono registrati quando la polizia ha tentato di perquisire gli studenti giunti in piazza, che hanno opposto resistenza..
Davanti al commissariato del 13° arrondissment la tensione è salita, con lanci di pietre e molotov e la risposta della polizia, con idranti e lacrimogeni. Il corteo è stato spezzato dalle forze dell’ordine e si è ricompattato poco dopo, giungendo in un clima tranquillo in Place de L’Italie.

Scontri ed arresti anche a Lione, dove sono scese in piazza alcune migliaia di persone.


La Loi Travail 1, approvata in pieno stato di emergenza, con un colpo di mano parlamentare e nel bel mezzo di mesi di mobilitazione sociale, dietro proposta dello stesso Macron, allentò significativamente i vincoli di licenziabilità per i lavoratori. Ora che Macron è all’Eliseo intende completare l’opera, portando in approvazione in particolare quelle misure che nel pacchetto iniziale della legge El Khomri, furono accantonate per le proteste. Così le novità sostanziali della Loi Travail 2, firmata dalla nuova ministra del lavoro Pénicaud, interessano in particolar modo l’estensione della contrattazione aziendale anche alle imprese medio-piccole, con l’effetto di una conseguentre riduzione della forza contratti nazionali e del potere di contrattazione dei grandi sindacati. Non a caso è prevista anche una riforma delle rappresentanze sindacali. Tra le altre misure anche la riduzione delle limitazioni al lavoro domenicale e festivo. Insomma un allargamento del progetto iniziale di demolizione del code du travail che ha portato a ribatezzare la riforma come Loi Travail XXL.

Oggi la CGT e altre sigle sindacali scioperaranno. È il primo momento di mobilitazione contro il progetto di riforma. Una sorta di test per Macron. Tra le forze sindacali partecipi della scorsa stagione di mobilitazione solo Solidaires sciopera oggi insieme alla CGT, mentre la segreteria di Force Ouvriere, terzo sindacato del paese, ha scelto di non associarsi allo sciopero di oggi in attesa di una più forte mobilitazione contro le misure riguardanti la riforma degli assegni di disoccupazione prevista nel pacchetto Pénicaud. Nonostante questo, spinte dalla base degli iscritti, metà delle segreterie dipartimentali del sindacato ha scelto di unirsi ai cortei indetti dalla CGT.
Anche nei contesti giovanili si prova a ritessere la fila del movimento dello scorso anno. Alcuni licei parigini sono stati bloccati questa mattina. L’appuntamento studentesco è République per le 13 e 12 mentre circola un appello a prendere la testa del corteo sindacale che si concentrerà alle 14 a Bastille.

Nel frattempo, con un comunicato, VIGI, il sindacato di polizia della CGT, ha invitato i poliziotti a infiltrarsi nel corteo studentesco per prenderne la testa e “isolare i manifestanti violenti ed evitare disordini”. “Nessuno sbirro nel nostro corteo” ha risposto il Comité d’action inter-lycéen. Si tratta di una provocazione che riaccende la variabile di una guerra sotterranea condotta attraverso le violenze della polizia.

Da Parigi la corrispondenza con Radio Onda d’Urto con il giornalista  Cesare Piccolo Ascolta o scarica qui  e con Francesco Ditaranto, giornalista di Globalist che analizza la Loi Travail versione…XXL, come viene definita in Francia Ascolta o scarica qui

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