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#Emilioresisti: tornato in Italia e portato in carcere il quarto compagno

Si è presentato in questura Sam, compagno bresciano, colpito ad ottobre da un ordine di custodia cautelare nella terza ondata repressiva seguita al corteo antifascista #emilioresisti che il 24 gennaio sfilò per Cremona. Quel giorno, con rabbia e determinazione, migliaia di antifascisti scesero per le strade della città, scontrandosi con la polizia, contro una vigliacca azione squadrista di un gruppo di fascisti di Casapound nei confronti di alcuni compagni del Csa Dordoni, uno dei quali, Emilio, finì in coma per il pestaggio subito.

Sam lo scorso 20 ottobre, quando scattò l’operazione di polizia, si trovava per lavoro in Francia. Questa mattina ha fatto ritorno in Italia ed insieme ad uno dei suoi legali si è presentato alla polizia, che lo ha tradotto nel carcere di Canton Mombello in attesa dell’interrogatorio di garanzia. L’accusa nei suoi confronti, come per tutti gli altri, sarebbe quella di concorso in devastazione e saccheggio.

Ora si attende nei prossimi giorni l‘interrogatorio di garanzia del GIP, che deciderà se concedere o meno la custodia domiciliare. La speranza è che questa venga concessa, così come è avvenuto anche per gli altri compagni arrestati, dato anche gli elementi evidenziati del Tribunale di Libertà, per cui si può escludere, nel caso di concessioni dei domiciliari, la possibilità di reiterazione del reato.

Abbiamo sentito Sergio Pezzucchi, avvocato di movimento, che ci ha aggiornato sulla situazione.

Ascolta l’intervista a Sergio

da Radio Onda d’Urto

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