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Decine di migliaia di persone in piazza, a Parigi e in tutta la Francia. Cariche,lacrimogeni e arresti

Quarto atto della rivolta targata Gilet Gialli,  nonostante le minacce dello Stato e lo schieramento di 90mila poliziotti, di cui 9mila solo a Parigi.

Decine di migliaia di persone in piazza, a Parigi e in tutta la Francia. I primi gas lacrimogeni verso le 10.00 sono stati lanciati per disperdere la folla che premeva contro le grate di ferro che impediscono di accedere alle strade adiacenti all’Eliseo.

La polizia è in piazza anche con cani antisommossa, e spara più volte proiettili di gomma sui manifestanti.

Gli scontri vanno avanti ininterrottamente, in uno scenario da colpo di Stato poliziesco: quaranta fermate della metropolitana chiuse, al pari di negozi e edifici pubblici, dai musei ai monumenti, polizia e blindati ovunque, disseminati in tutta la città.

1000 persone in fermo di polizia delle quali 675 solo nella capitale, Parigi; di questi, 720 arresti dei quali 551 a Parigi.

I feriti ufficiali sono oltre cinquanta.

Mobilitazioni e scontri in molte città: oltre a Parigi i numeri più importanti a Tolosa, Lione, Bordeaux, Nantes e Marsiglia.

Nel sud della Francia è stata bloccata per alcune ore la situazione sulla A6, l’autostrada in direzione dell’Italia, interrotta da una manifestazione all’altezza di Villefranche-sur-Saône in direzione sud. I gilet gialli hanno bloccato inoltre la frontiera franco-italiana di Ventimiglia. Bloccati tutti i mezzi in entrata e in uscita dal territorio italiano. Si è formata una coda di circa sei km, fino a metà pomeriggio.

Scontri anche a Bruxelles, in Belgio, dove è in corso un altro corteo di protesta, sempre con i gilet gialli.

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