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Cremona: Chiesti 5 anni di reclusione per gli antifà

Il 14 Gennaio si è svolta a Cremona la prima udienza del processo, con rito abbreviato, per i primi quattro ragazzi arrestati dopo il corteo nazionale antifascista del 24 gennaio.

La manifestazione fu indetta in risposta alla gravissima aggressione premeditata e organizzata da militanti di CasaPound al centro sociale Dordoni, aggressione che lasciò Emilio in coma e la sua vita sospesa ad un filo per diverse settimane.

Il Pm ha chiesto 5 anni per due ragazzi e un compagno di lecce, mentre 4 anni e 8 mesi per un compagno bresciano.

L’accusa, tutta politica, è di devastazione e saccheggio e porto abusivo di oggetti atti a offendere.

Alcuni avvocati, nell’arringa difensiva, hanno sottolineato la sproporzione evidente tra le accuse e l’attinenza alla realtà dei fatti contestati (per esempio al compagno bresciano si contesta il lancio di un fumogeno prima del contatto tra manifestanti e forze dell’ordine).

Nel procedimento il comune di Cremona si è costituito parte civile e ha chiesto un risarcimento di 200mila euro, nonostante siano state solo 10 le richieste di risarcimento danni presentate da parte di attività danneggiate (principalmente banche, un’agenzia interinale e una sala slot).

Giovedì si terrà la seconda udienza, in cui parlerà la difesa dell’ultimo ragazzo ancora da sentire e poi verrà emessa la sentenza.

L’ANTIFASCIMO NON SI PROCESSA!

IL 24 GENNAIO C’ERAVAMO TUTTI E TUTTE!

da InfoAut

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