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CPT Bologna – Pestaggio legittimo. Assolti gli agenti. Intervista all’Avvocato Simone Sabattini

Assolti dall’accusa di lesioni personali aggravate i quattro agenti dipolizia responsabili del pestaggio dei detenuti del CPT Mattei nellanotte tra il 2 e il 3 marzo 2003. Pestare a sangue gli immigrati detenuti nei CPT è legittimo. Il giudice di Bologna Milena Melloni assolve con la motivazione della”causa di giustificazione” gli agenti che irruppero nel CPT ore dopo il tentativo di evasione picchiando e pestando a sangue i migranti.
L’avvocato Simone Sabattini, difensore dei migranti, definisce la sentenza inverosimile: ” il giudice ha accertato l’esistenza di pestaggio, quindi riconosce che il fatto sia avvenuto come descritto ma dichiara che la polizia ha agito nell’ambito dei propri poteri. Il segnale più inquietante è che il racconto degli stranieri è statoricnosciuto come verosimile e che la polizia è intervenuta con un pestaggio successivo alla rivolta. Questo è un precedente drammatico: sia perché la procura non deve occuparsi di quanto fanno gli agenti nell’ambito dei loro poteri nel CPT, sia perché è una forma di impunità spaventosa verso interventi pacificamente al di fuoridell’ordine pubblico”.Le deposizioni dei testimoni, tra cui Said Imich intervistato da Melting Pot, raccontano che gli agenti hanno effettuato una vera e propria spedizione punitiva nelle stanze dei detenuti e nella saletta del caffé quando ormai nella struttura era ritornata la calma. Infatti i migranti si erano ribellati dopo il picchiaggio brutale della polizia di due detenuti che avevano tentato l’ evasione. I migranti che avevano protestato salendo sulla tettoia erano già scesi e tutti si erano già ritirati nelle camere. Said era nella saletta del caffé con altri ragazzi, qui hanno fatto irruzioni i poliziotti in assettoanti sommossa e hanno pestato con manganelli e calci i presenti, lanciando poi i lacrimogeni all’interno della piccola stanza. Ha tutto il sapore di una sentenza speciale per un luogo speciale incui i diritti hanno caratteristiche anomale. Secondo l’avvocato Sabattini “è raro e preoccupante infatti che una sentenza si discostiin maniera così evidente dal dibattimento, infatti le conclusioni delprocesso avrebbero dovuto essere molto diverse, tant’è che tutti siaspettavano una condanna. Nella prassi giudiziaria quotidiana per arrivare ad una condanna serve molto molto meno. Qui c’è stato un compendio probatorio pesantissimo, con quindici testimonianze… il metro utilizzato per le motivazioni è discutibile e la sentenza appare incomprensibile.”I migranti, anche se assolti dall’accusa di comportamento violento, ricorreranno in appello, nel frattempo è facile immaginare le ricadute concrete sulle condizioni di trattenimento nei cpt italiani, dove ogni giorni i migranti che manifestano il disagio e la disperazione subiscono abusi e soprusi dagli agenti di Polizia, dove lo stato di privazione del diritto è così tangibile che sempre più spesso i detenuti cadono in uno stato di depressione patologica che di recente ha portato al suicidio.

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