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Catania, ladro di moto in fuga ucciso dai carabinieri

Inseguimento nel centro di Giarre. L’Arma: “Nella concitazione è partito un colpo”Trentun anni la vittima; 19 il complice, arrestato. I parenti: “Sono assassini”

Un colpo di pistola partito dall’arma di un carabiniere ha ucciso un ladro di motorini a Giarre, in provincia di Catania. Giovanni Grasso aveva 31 anni; viaggiava in sella ad uno scooter con un complice poco più che maggiorenne. Erano stati intercettati da una gazzella mentre attraversavano il centro del paese. Durante l’inseguimento, il carabiniere ha esploso in aria quattro colpi di pistola ma i fuggitivi, per evitare di essere fermati, hanno invaso la corsia opposta rischiando di scontrarsi frontalmente con un’auto. Sono finiti a terra e quando il militare è sceso dall’auto per arrestarli “nella concitazione è partito un colpo”, come ha detto il comandante provinciale dei carabinieri. Il proiettile ha colpito Giovanni Grasso alla testa: è morto poco dopo al pronto soccorso. La madre della vittima in ospedale è stata colta da malore. “Voglio sapere chi è quel carabiniere che ha sparato a mio figlio; voglio guardarlo in faccia” ha detto la donna, mentre altri parenti urlavano contro i carabinieri: “Sono degli assassini”. La procura di Catania ha aperto un’inchiesta. Il giovane complice della vittima è stato arrestato; come Giovanni Grasso, era stato già segnalato per furti. Lo scooter rubato aveva la targa di un altro ciclomotore.

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