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Brescia: Tre condanne per l’ennesimo processo alle lotte sociali

E’ giunto a sentenza l’ennesimo processo alle lotte sociali a Brescia. Sono state inflitte condanne a 3 militanti bresciani che il 13 dicembre 2013 parteciparono ad una manifestazione promossa dal Kollettivo studenti in lotta per protestare contro i tagli alla scuola pubblica.

Quel giorno tra il cavalcavia Kennedy e via Saffi in città ci fu un blocco stradale durante la manifestazione: la polizia intervenne con una carica per sgomberare la strada, nonostante ci fossero state trattative per stabilire la durata del blocco e  gli studenti stavano per ripartire in corteo. A freddo i celerini sferrarono manganellate alla testa e al viso di diversi giovani provocando contusioni, in particolare uno studente fu ferito al naso e al labbro.

Da qui le denunce della polizia  e un decreto penale di condanna al quale è stato fatto ricorso imbastendo il processo che oggi, 23 maggio 2017, è giunto a sentenza di primo grado.

Due attivisti sono stati condannati a 150 euro di sanzione per “inottemperanza all’ordine del questore”: si tratta di un reato che solitamente viene attribuito a chi non esegue alcune ordinanze particolari imposte della questura, mentre in questo caso si è fatto riferimento al fatto che la manifestazione ha bloccato il traffico cittadino per alcuni minuti con un sit-in ed è stata poi caricata.

L’altra condanna per un militante bresciano è stata a 15 giorni di reclusione, pena sospesa, per aver acceso un fumogeno. Anche in questo caso si tratta di una sentenza incomprensibile e alla quale gli avvocati faranno ricorso in appello, come ci spiega uno degli avvocati del movimento bresciano, Sergio PezzucchiAscolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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