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Bologna: Tentativo di sgombero del nuovo Laboratorio Chash

Dopo le ipocrite dichiarazioni a mezzo stampa della giunta Merola, la Questura bolognese mette in atto l’ennesimo attacco agli spazi sociali e alle esperienze di lotta della città.

Questa mattina diversi blindati e decine di agenti hanno cricondato il nuovo Crash.

Un gruppi di compagni resite, barricato, sul tetto dello stabile mentre la polizia ha fatto arrivare anche un carrello elevatore.

Si è formato un presidio di solidali a via Zanolini 41 (lato via Malaguti) di fronte allo stabile che invitiamo a raggiungere per sostenere la resistenza dei compagni.

Qui il comunicato di occupazione: https://www.infoaut.org/metropoli/bologna-nuova-occupazione-del-laboratorio-crash

Ore 10 la neve e la neve non fiaccano la resistenza. Si ingrossa il presidio in via zanolini 41, sul tetto i compagni non mollano un centimetro. Ancora latitante l’amministrazione cittadina

Ore 10.30 Dopo ore e ore di resistenza e mentre uno dei generosi compagni sul tetto viene portato via in ambulanza essendo stato male, il Comune è costretto a concedere un tavolo di trattativa per le 11.30 a Palazzo d’Accursio. Ora si va in presidio tutti e tutte insieme!

Ore 12 In presidio ora a Palazzo d’Accursio mentre intanto è in corso l’incontro strappato alla Giunta dalla resistenza sul tetto di via Zanolini!

comune

di seguito il report completo della giornata di lotta:

Sotto la pioggia e la neve una mattinata di resistenza agli sgomberi strappa l’apertura della trattativa con la giunta Merola
La giornata di lotta è iniziata all’alba quando alle 6:30 celere e carabinieri hanno cominciato le operazioni di sgombero dell’ex Veneta appena occupata la scorsa settimana. Immediatamente 4 attivisti con i k-way rossi hanno raggiunto il tetto, mentre molti altri si radunavano nei pressi dell’edificio. Sotto una pioggia incessante e poi sotto una forte nevicata per tutta la mattina è durata la resistenza sia sul tetto che in strada. La gioia e la determinazione di lottare per gli spazi sociali di periferia ha animato entrambe le iniziative che reciprocamente si salutavano a pugni chiusi, con slogan e canti di lotta.
Alle 11:30 la giunta Merola, recependo la nostra determinazione a proseguire nonostante l’ingente quantitativo di celere e un clima decisamente polare, ha aperto alla trattativa. Mentre una nostra prima delegazione raggiungeva così Palazzo d’Accursio, i quattro attivisti sul tetto decidevano di scendere e in forte ipotermia sono saliti sull’ambulanza e sono tutt’ora in ospedale. Alla trattativa era presente il capo di gabinetto Montalto e due tecnici del Comune e dopo circa mezzora si è conclusa con l’appuntamento al prossimo 30 novembre in cui verranno considerate le proposte sia di transizione che “definitive” tra cui, ma non solo, quelle già avanzate al presidente di quartiere Ara.
Riteniamo la resistenza di oggi e l’apertura di un tavolo di trattativa non un punto di inizio e tanto meno un arrivo, al contrario quanto avvenuto è parte del più ampio percorso sociale, politico e culturale che la periferia della nostra città ha intrapreso negli ultimi anni opponendosi in modi differenti alla speculazione e allo sfruttamento.
Nei prossimi giorni le iniziative di lotta e controculturali andranno avanti e facciamo appello a tutti e tutte le solidali a continuare questo lungo viaggio intrapreso insieme per raggiungere gli obiettivi che il conflitto sociale nella nostra città si è prefissato tra resistenza e alternativa.

Crash Again and again…
#occupareTutto #StopSgomberiSfratti

da InfoAut

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