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America: proteste contro Trump, la polizia usa spray urticanti.

Lo scorso venerdì, Donald Trump avrebbe dovuto tenere il suo comizio a Chicago. Invece, per “ragioni di ordine pubblico” si è visto costretto a rimandarlo, affermando di aver preso questa scelta dopo essersi confrontato con la polizia. Anche se quest’ultima ha in seguito negato di essere stata coinvolta nella decisione.

Il comizio doveva svolgersi all’interno di un padiglione allestito all’University of Illinois. Ad attendere Trump, una marea di contestatori dentro e fuori il padiglione, che sventolavano striscioni provocatori (uno recava la scritta “Trump=Hate”, con tanto di svastica disegnata) o strappavano cartelloni con il nome del candidato. 

Il candidato democratico Bernie Sanders, accusato di aver organizzato la protesta (tra i manifestanti, alcuni mostravano cartelloni o gridavano frasi a favore del socialista democratico), ha negato un suo diretto coinvolgimento nelle vicende, accusando Trump di creare un clima d’odio e di violenza. 

Altre manifestazioni di dissenso, inevitabilmente sfociate in scontri, si sono svolte in Ohio,a Kansas City, dove la polizia è intervenuta a cavallo e ha utilizzato spray al peperoncino per disperdere la folla.

Un clima sempre più surreale: da una parte Trump e i suoi sostenitori, che incitano al razzismo e alla violenza, dall’altra la polizia, che picchia e arresta sempre più manifestanti.
Soltanto a St.Louis, nel corso della manifestazione, sono state arrestate trenta persone.


GOP 2016 Trump image

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