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Livorno. Cariche di polizia e provocazioni fasciste

Lunga giornata quella di oggi (ieri, ndr) a Livorno in occasione della venticinquesima giornata del girone di ritorno con il Verona. Gli ultras dichiaratamente fascisti dell’Hellas sono arrivati in città con pulmann e macchine a metà mattinata provocando e salutando con braccia tese e cori fascisti. Sotto la curva nord invece, qualche centinaio di ultras amaranto si sono dati appuntamento fin dalle 9 per presidiare lo stadio e vie adiacenti. Verso le 10 la prima carica della polizia definita “di alleggerimento” dai media locali. Alcuni minuti di tafferugli senza grandi conseguenze.

Intono alle 12 il secondo contatto con la polizia nei pressi del cimitero della misericordia quando un gruppo di antifascisti si è diretto verso l’Aurelia per tentare di intercettare i “tipo di fogna” dell’Hellas che presumibilmente iniziavano a dirigersi verso il settore ospiti. Anche in questa occasione solo qualche minuto di contatto e un numero imprecisato di fermi da parte delle forze dell’ordine, poi subito rilasciati.

Vorremmo fare solo alcune considerazioni “a caldo” sulla giornata di oggi (ieri, ndr):  nonostante le solite critiche e i vari elogi alle forze dell’ordine, centinaia di fascisti si sono presentati nella nostra città totalmente indisturbati e impuniti dando sfoggio del proprio credo razzista e xenofobo, questo dovrebbe essere il dato di cui scadalizzarsi veramente.

Dopo parecchio tempo qualcosa torna a muoversi in ambito ultras. Nonostante tutto, sono stati centinaia i ragazzi che dalle prime ore della mattina si sono presentati all’appuntamento determinati e pronti a rispondere alle provocazioni. Niente a che vedere rispetto a Livorno Verona di oltre dieci anni fa certo,,, ma nonostante i tempi siano cambiati radicalmente e gli Ultras Amaranto non si siano mai compromessi con il potere calcistico e repressivo ( tessera del tifoso ecc) il credo antifascista è rimasto immutato e oggi anche dal punto di vista dello scontro un passo in avanti è stato sicuramente fatto.

Domani (oggi, ndr) leggeremo sui giornali locali le solite critiche e condanne unanimi per le “violenze” dei teppisti facinorosi. Saranno gli stessi politici ipocriti di sempre , generano violenza quotidianamente con le loro azioni, con le loro leggi razziste, con le loro responsabilità dirette in migliaia di suicidi e morti in carcere e vorrebbero pontificare su cosa è giusto e su cosa è sbagliato. Il monopolio della violenza deve essere cosa loro e non va toccato. Per fortuna non è sempre così.

da livornoindipendente

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