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Numeri identificativi? Chi sono i veri violenti

A seguito dei fatti di ieri – cariche della polizia nei confronti di tre iniziative antifasciste in tre diverse città (Padova, Pavia, Firenze) – condividiamo una riflessione del collettivo FuoriNorma di Padova:

Eccoli i veri violenti, schierati in tenuta antisommossa il mercoledì sera nelle piazze della vita universitaria, a difesa di qualche fascistello presente per l’iniziativa organizzata da Fratelli d’Italia.

Ci chiediamo come sia possibile che dopo un gravissimo fatto quale l’attentato di matrice fascio-leghista di Macerata vengano concesse sale ai mandanti morali di tale attentato in cui svolgere le loro iniziative, ovviamente ben protetti dalla polizia, o gli venga anche solo permesso di continuare a proferire parola.

Solo nella serata di ieri la polizia ha caricato tre iniziative promosse dagli antifascisti in tre diverse città: Padova, Pavia e Firenze.

In questo clima di barbarie urge una seria riflessione sui numeri identificativi per le forze dell’ (dis)ordine: i casi di abusi in divisa, è utile ribadirlo, non sono “casi isolati”, non si tratta di qualche violento impazzito come vorrebbero farci credere per Luca Traini, si tratta invece un problema strutturale della polizia italiana, profondamente attraversata da rigurgiti fascisti.

L’impunità totale di cui godono gli appartenenti alle forze di polizia, resa possibile dall’assenza dei numeri identificativi e dalla vicendevole copertura tra colleghi in perfetto spirito corporativista-fascista, insieme all’assenza di garanzie a tutela di chi denuncia violenze da parte della polizia, non fa altro che implementare e dilatare a dismisura l’area degli abusi in divisa. L’isteria securitaria ormai diffusa in tutto il Paese e alimentata da praticamente tutti i partiti, dal PD alla Lega Nord, che vorrebbe più sicurezza per i “cittadini onesti” e più poteri alle forze di polizia appare quasi come un paradosso: l’uomo che ha sparato a Macerata contro i migranti al grido di “Viva l’Italia”, ricordiamo, era cittadino italiano, uomo bianco, vicino alla Lega Nord di Matteo Salvini.

Ieri anche noi eravamo in Piazza dei Signori a Padova e abbiamo assistito per l’ennesima volta alla storia che si ripete: fascisti barricati dentro una sala, polizia schierata in loro difesa, ripetute manganellate nei confronti degli antifascisti di ritorno da una “passeggiata” per le vie del centro che intendeva anche portare solidarietà alle vittime del terrorismo fascio-leghista: Jennifer, Mahamadou, Gideon, Wilson, Festus e Omar.

FUORI I FASCISTI E I LORO PROTETTORI DALLE CITTA’!
CI VEDIAMO IL 10 TUTTE E TUTTI A MACERATA! Macerata – Manifestazione nazionale contro fascismo e razzismo
sempre ai nostri posti ci troverete!

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