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Lacrimogeni contro i profughi a Idomeni, feriti donne e bambini

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I disperati di Idomeni hanno tentato una rivolta contro la polizia al confine greco-macedone, ma sono rimasti gravemente intossicati dai lacrimogeni oppure feriti con pallottole di gomma.

Circa cinquecento persone domenica mattina hanno provato a forzare il confine blindato, tirando pietre e chiedendo ai militari di aprire un varco per potere proseguire il viaggio. I celerini di Skopje hanno reagito immediatamente: lacrimogeni, bombe assordanti, scariche di proiettili. Medici Senza Frontiere ha contato 300 feriti, tra i quali anche donne incinte e bambini. In particolare la ong dichiara di aver soccorso 200 profughi con problemi respiratorii, 30 per ferite da pallottole di gomma e 30 per ferite di altro tipo.

Tre migranti sono stati trasportati all’ospedale di Kilikis. Medici Senza Frontiere ha anche denunciato che i lacrimogeni sono sono stati sparati verso il campo profughi informale che ospita circa mille persone lungo la frontiera. La polizia macedone, dal canto suo, ha fatto sapere che tre agenti sono stati feriti dal lancio di pietre.

Il dramma degli 11mila profughi di Idomeni è senza fine. Da settimane ormai vivono nel limbo: la frontiera con la Macedonia è sigillata e ora è entrato in vigore l’accordo con la Turchia secondo il quale dovrebbero tornare al punto di partenza, e cioè il territorio turco, oppure chiedere asilo alla Grecia. Tuttavia il loro obiettivo rimane quello di percorrere i Balcani e raggiungere i Paesi dell’Europa occidentale.

Msf: “Stiamo curando questo sedicenne che dice di essere stato picchiato dagli agenti”Msf: “Anche i nostri volontari sono stati colpiti. Hanno sparato i lacrimogeni direttamente nel campo che ospita circa 1000 persone”

da huffingtonpost.it

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