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La dignità prima di tutto. Protesta nel carcere di Oristano

Succede in Sardegna, nel carcere alla periferia di Oristano, in quel di Massama.
300 reclusi provenienti per la maggior parte da Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, hanno deciso protestare per porre l’accento sulle condizioni sempre più invivibili all’interno del carcere. La protesta vede coinvolti anche una cinquantina di ergastolani, condannati per reati legati alla criminalità organizzata, detenuti in una struttura specifica ad alta sorveglianza. Almeno 234 detenuti hanno firmato una lettera che è stata indirizzata all’ufficio di Sorveglianza di Cagliari e per conoscenza è stata inviata anche a varie altre autorità, tra cui parlamentari, giornali e associazioni. Nella lunga lettera, oltre la denuncia riguardante la mai risolta questione del sovraffollamento all’interno delle celle, si richiede anche la modifica degli orari dei colloqui e che essi si possano svolgere anche tramite web. Ma anche altro…
Tutti i giorni, fin dalle prime ore del mattino e proseguendo fino a notte fonda, grazie alla battitura di pentole, piatti e altro contro le sbarre, il loro grido si fa sentire oltre le campagne circostanti. La situazione rischia di esplodere e per questo il funzionario ministeriale, il Garante nazionale dei diritti del detenuto Mauro Palma, si è recato qualche giorno fa (accolto dalla rumorosa protesta) all’interno del carcere ed ha avviato una mediazione per cercare di riportare la calma dentro la struttura. Alla sacro santa lotta dei detenuti ha fatto eco l’ignoranza del Direttore carcerario, che dà prova del proprio completo servilismo ad un sistema che se da un lato vuole essere repressivo dall’altro non può dimenticare l’importanza dei rapporti umani tra detenuti e familiari.

Di seguito la lettera dei detenuti:

Consideriamo grave la situazione del carcere di Massana-Oristano.
Da tempo si lamenta un quasi totale non funzionamento del percorso trattamentale, una vivibilità ingessata in un burocratismo asfittico, con una non-presenza di un Direttore assente e, allo stesso tempo rigido.
I detenuti delle sezioni AS1 e AS3, dopo mesi in cui le loro richieste per l’attuazione di inderogabili cambiamenti sono cadute nel vuoto, hanno scritto questa lettera pubblica che è allo stesso tempo protesta e proposta.
Naturalmente il nostro appoggio a questa battaglia è pieno e totale.

Capo Dipartimento Dott. Santi Consolo
Garante Nazionale Detenuti Prof. Mauro Palma
Provveditorato regionale PRAP Sardegna
Magistrato di Sorveglianza di Cagliari Dott.ssa E.Mulargia
Direttore C/R Massama Dott. Pier Luigi Farci
Socialismo Diritti Riforme Pres. Maria Grazia Calligaris
Fuori dall’Ombra Pres. Grazia Paletta
Redazione Ristretti Orizzonti Direttrice Ornella Favero
Radio Radicale: rubrica Radio Carcere
Comitato europeo per la prevenzione della tortura
Presidente della Camera Penale Diritto Oristano
Sindaco di Oristano Dott. Guido Tendas
Quotidiano “La Nuova Sardegna”
Quotidiano “Il Manifesto”
Presidente Commissione dei Diritti Umani del Senato Sen. Luigi Manconi
Vescovo della Diocesi di Oristano Mons. Ignazio Sanna
Osservatorio Carcere Camera Penale di Nuoro Responsabile Avv. Giovanna Serra, Corso Garibaldi 63, 8100 Nuoro

I detenuti sottoscrittori del presente documento, ristretti nelle sezioni AS1-AS3 del carcere di Massama-Oristano, a seguito delle richieste avanzate al Direttore negli ultimi sei mesi, ricche di buone aspettative e propositi al fine di migliorare la vivibilità interna di detenzione, purtroppo ancora oggi non si hanno avuto risposte, ma addirittura si è registrato via via un peggioramento della situazione.
A causa dell’assenza permanente del Direttore e della mancanza di autorevolezza decisionale e concreta del Commissario e Vicecommissario, tutte queste circostanze che si sono venute a creare aggravano la vivibilità interna della sezione detentiva, così da costringerci a ricorrere in questa protesta pacifica iniziale, consistente nello sciopero del vitto dell’amministrazione iniziata il 5 marzo e che continuerà con questo tenore per tutto il mese corrente nell’attesa di avere risposte su ciò che abbiamo fatto presente alla Direzione.
Con l’entrata del nuovo mese di aprile la protesta sarà integrata con lo sciopero, astenendoci dall’acquisto spesa del sopravvitto e con la sospensione delle attività lavorative prestate dai detenuti.
Si procederà anche alla battitura delle inferriate per tre volte al giorno, riservandoci ulteriori iniziative di protesta qualora non ci giungessero ai problemi che di seguito esponiamo:

Blocco del flusso dei detenuti in arrivo:
La capienza totale del carcere di Massama è di 246 posti letto. Ogni sezione è composta di 21 celle detentive di cui una è adibita per detenuto disabile ed un’altra è stata convertita in saletta hobby. Ogni cella detentiva può ospitare al massimo due persone detenute secondo i parametri progettuali e rispondenti alle normative della CEDU. La Direzione in modo fraudolento ed illecito ha posto una terza branda per ospitarvi il terzo detenuto.

Continuità di trattamento:
Viene escluso il trattamento delle carceri di provenienza perché il Direttore ha una visione restrittiva e punitiva ancorata ad una mentalità ottocentesca, quando ancora non esisteva l’art.27 della Costituzione. Inoltre si verifica che quando si riunisce il G.O.T. il Direttore (senza conoscere e mai visto il detenuto) ed il Commissario, a prescindere dall’equipe trattamentale, esprimono sempre parere negativo.

Colloqui familiari:
gli orari dei colloqui visivi con i familiari sono regolamentati in alcuni giorni dalle ore 8.15 alle ore 13.15 e in altri dalle ore 13.15 alle ore 17.15. In questo modo viene impedito di poter consumare sei ore di colloquio visivo con i familiari in un’unica soluzione e nella stessa giornata.
Per garantire la fruizione delle sei ore di colloquio continuato, sarebbe opportuno integrare in alcuni giorni della settimana l’orario dalle ore 8.00 alle ore 16.00 senza interruzione. Questo perché il 90% dei detenuti ivi ristretti provengono dalle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, oltre ad un’esigua percentuale di stranieri. E’ da tenere presente che la frequenza dei colloqui visivi hanno cadenza molto dilatata nel tempo, ogni tre mesi i più fortunati. I familiari per organizzare il viaggio del colloquio devono sostenere un esborso economico non indifferente, ecco perché è opportuno offrire la possibilità di consumare le sei ore di colloquio visivo con i familiari nella stessa giornata, evitando il pernottamento per il giorno seguente, con ulteriore aggravio di spesa economica a carico dei familiari.
Un altro aspetto che riguarda il colloquio visivo con i familiari è attinente l’ingresso della quarta persona-familiare. Cioè, nel caso in cui si presentano quattro familiari all’ingresso, possono entrare soltanto tre e non è permesso lo scambio durante il colloquio facendo entrare il quarto familiare.

Telefonate familiari.
Anche in questo caso si registra una regressione trattamentale, in quanto chi proviene da altri istituti ed usufruiva di una telefonata settimanale, qui si è ritrovato con quattro mensili e chi ne aveva quattro mensili si è ritrovato con due mensili. Per recuperare la quinta telefonata mensile e chi le due telefonate mensili si è obbligati ad inoltrare apposita richiesta con modalità straordinaria alla discrezionalità del Direttore, che a volte concede ed altre no, anche in questo caso si subisce una regressione del diritto acquisito.

Stampante e computer.
I detenuti autorizzati all’uso e alla detenzione del pc in cella, qualora hanno necessità di stampare i file e le ricerche prodotte nei loro pc devono rivolgersi ad un ispettore della Polizia Penitenziaria preposto alle operazioni di stampa, il quale non è sempre disponibile, a causa dell’eccessivo carico di lavoro, in tempi accettabili.
Teniamo conto che a volte per una stampa trascorre anche una settimana, nelle migliori delle ipotesi, al fine di evitare questo disservizio che provoca inevitabilmente nervosismo e ritardo nei lavori che prepara e produce il detenuto, si è proposto più volte alla Direzione e all’Ufficio Comando di sistemare in un apposito locale della sezione detentiva una stampante messa a disposizione dall’Amministrazione Penitenziaria o in alternativa di autorizzare l’uso della stampante personale di cui il detenuto è già in possesso e depositata in magazzino. Per di più vi è un altro particolare che incide pesantemente sulle spese economiche del detenuto ossia: ogni foglio stampato dall’Amministrazione ci costa 0, 26 centesimi, quindi mille fogli costano 260,00 euro, mentre con la stampante personale la stampa di mille fogli verrebbe a costare circa 60.00, è evidente il risparmio non trascurabile a favore del detenuto oltre all’abbattimento dei tempi di attesa per la stampa documentale.
Viene anche impedita la facoltà del detenuto di effettuare fotocopie di documenti, ordinanze e sentenze di carattere generale e nazionale, utili come giurisprudenza e a sostegno della propria difesa. Addirittura subiamo un’indebita forma di censura illegale da parte della Direzione violando il diritto alla difesa perché sono documenti e atti in libera circolazione e quindi di dominio pubblico.

Comunicazione domandine.
Quando inoltriamo richieste attraverso il mod. 393 Amm. Pen. (la classica domandina) o istanze rivolte alla Direzione, non riceviamo nessuna comunicazione sia nel senso positivo che in quello negativo.
Nel caso in cui chiediamo copia della motivazione del rigetto delle domandine o delle istanze non ci vengono prodotte. La risposta la si ottiene solo ed esclusivamente tramite l’agente di sezione su nostra esplicita richiesta e dopo aver insistito per più volte e più giorni. Inoltre molte domandine che si avanzano si disperdono.
Colloqui con le nuove tecnologie.
Ai sensi della Circolare Ministeriale del 2 novembre 2015 n. 0366755, concernente i colloqui tramite internet e via Skype, si sollecita la Direzione di approntare le postazioni telematiche facilitando così l’effettuazione dei colloqui con i familiari per tutti coloro che sono lontani dal luogo di residenza dei familiari.

Ricezione pacchi.
Si sollecita l’intervento per garantire la consegna dei pacchi postali inviati dai familiari che, nonostante siano spediti con il servizio celere 1 e celere 3, ci vengono consegnati anche dopo 15 giorni e non si comprendono le ragioni di tali ritardi.

Fruizione palestra.
Attivazione della sala palestra del carcere in modo da consentire ai detenuti di accedervi e svolgere normalmente le attività fisiche.
Si chiede di autorizzare l’accesso in Istituto delle associazioni di volontariato per iniziative sociali, teatrali e scolastiche.

Mancanza di visite ispettive del Magistrato di Sorveglianza.
Il Magistrato di Sorveglianza non concede udienze ai detenuti e nemmeno opera le periodiche visite ispettive nel carcere per tutelare le garanzie del detenuto.
Non viene consegnata regolarmente la posta in arrivo, ma ogni due o tre giorni e quella destinata ai familiari parte in ritardo e spesso non arriva a destinazione. Poiché siamo lontani dai familiari, l’unico contatto affettivo è rappresentato dalla corrispondenza, per questo è importante prestare più attenzione e cura su questo punto.
Rivolgiamo il presente documento alle V.V.S.S. per portarvi a conoscenza della situazione in cui viviamo e di cui lamentiamo i giusti interventi risolutivi per permettere una migliore e accettabile vivibilità.

Allo stesso tempo vi investiamo secondo le rispettive competenze affinché ognuno intervenga per la risoluzione dei problemi sopra elencati.
Distinti saluti.
Con osservanza,

Sezione A.S.1
Laudani Giuseppe
Salerno Pietro
Fontanella Catello
Serino Matteo
Ercolano Aldo
Pulvirenti Salvatore
Savino Carmine
Coppola Giuseppe
Sarno Costantino
Zara Alfredo
Palmeri Paolo
Martino Vito
Chindano Antonio
Perna Francesco
De Feo Pasquale
Anastasi Aniello
Casano Salvatore
Messina Salvatore
Trigila Giuseppe
Lombardi Giovanni
De Michele Fabio
Marchese Giuseppe
Sesta Filippo
Ganci Stefano
Nastasi Antonio
Papalia Domenico
Zavattieri Annunziato
Randone Raffaele
Fiandaca Salvatore
Abbruzzese Armando
Pepe Damiano
Di Giacomo Giovanni
Calasso Antonio
Torino Luigi
Rannesi Girolamo
Reparto A.S.3 sezione 1°B
Gligora Francesco
Batzella Niveo
Iannaco Antonio
Barbato Francesco
Benedetti Renzo
Emanuele Italiano
Brunno Sebastiano
Marino Antonino
Alonio Paolo
Platania Giuseppe
Palumbo Antonio
Bruni Gianfranco
Vallone Francesco
Pistillo Francesco
Amore Arturo
Antonuccio Giuseppe A.
Parisi Domenico
Scivoli Vincenzo
Andretti Salvatore
Tedesco Gennaro
Solazzo Nicola
Montani Vincenzo
Esposito Umberto
De Marino Ciro
Zarrillo Pasquale
Pugliese Giovanni
Giuseppe Medici
Bruzzaniti Leone
De Tranz Oronzo
Montefrancesco Giovanni
Altamura Raffaele
Trimboli Rocco
Russo Domenico
Marciano Alessandro
Strangio Francesco
Nesci Bruno
Di Mauro Michele
Rossi…(nome illeggibile)
Annis Fabrizio
Giordano Gaetano
Tula Francesco
Manalari Vincenzo
Reparto A.S.3      Sezione 2°B
Garau Renato
Tafani Petrit
Luam Kubazecaj
Di Martino Giorgio
Devita Francesco
Tilia Carmelo
Aprile Natale
Costa Francesco
Cuscinà Francesco
Rama Juma
Antonio Faedda
Manca Giovanni Maria
D’Agostino Antonio
Pandolfi Giuseppe
De Maio Sabino
Rizzo Massimo
Borzi Gaetano
Bruno Andrea
Bosco Antonino
C………Cataldo (nome illeggibile)
Ladu Marcello
Leo Gaetano
Crisafulli Francesco
Basile Salvatore
Bocaldo Giuseppe
Orlando Pasquale
Ferlenda Rocco
Varcese Massimo
Riccardi Giuseppe
Porcì Domenico (nome poco chiaro)
Federico Dario
Pesacane Giuseppe
Morelli Giuseppe
Cioffi Catello
Acciarino Pasquale
Fezza Luigi
Nome illeggibile
Hiari Jlli
Bejo Dine
Cavallo Antonino
Fichera Massimo
Musumeci Daniele
Crisafulli Francesco
Roncaldo Giuseppe
Basile Salvatore
Bayrar Jsmail
Reparto A.S.3    Sezione 1°A
Crisafulli Mario
Triscari Antonino
Rapisarda Giovanni
Cagnetti Claudio
Privitera Carmelo
Gioffrè Vincenzo
Trudu Mario
Franco Giovanni
Volonnino Angelo
Di Matteo Francesco
Maglia Salvatore
Bontempo S.Rosario
Ilir Kosiu
Liu Hua Yi
Hu Xi Pian
Sansone Catello
Salvatore Francesco
Falcone Pietro
Esposito Emilio
Cataldo Domenico
……….Felice (nome illeggibile)
Zarnoun Abdelhadi
Boumediane Mohamed
Di Gaetano Antonio
Capone Emilio
Rimmaudo Giovanni
Greco Emanuele
Picceri Orazio
Attanasio Salvatore
Di Salvatore Aniello
Medda Massimiliano
Nadjimi Hassan
Ciriello Antonio
Ciriello Vincenzo
Antonucci Esterino
Ibba Leonardo
Filippelli Nicodemo
Crivaro Francesco
Troiano Eduardo
Zucaro Diego
Laraspata Cosimo
Diomede Nicola
Iamonte Antonino
Monteleone Vincenzo
Narduzzi Paolo
Zitello Roberto
Marchi Filippo
Reparto A.S.3    sezione 2°A
De Filippis Pasquale
Guercia Salvatore
Borrelli Emanuele
Covone Antonio (nome poco chiaro)
Biascolena Francesco
Moccia Salvatore
D’Amato Giuseppe
Baldino Salvatore
……Michele (nome illeggibile)
Russo Gennaro
Miceli Salvatore
Bufalini Ignazio
Di Gregorio Gioacchino
Arcobelli Guglielmo
De Falco… (nome poco chiaro)
Andrianò Albano (nome poco chiaro)
Rò Giovanni Vincenzo
Aspri Benedetto
………………….Ciro (nome illeggibile)
Afelba Carmine (nome poco chiaro)
Ariosto Nunzio
Jorio Ciro
Di Gennaro Josuè
Amato Giacomo Salvatore
Errante Raffaele
Bianco Pasqualino
Cava Bernardo
Seidina Fausto (nome poco chiaro)
Formisano Daniele
Provenzano Giuseppe
Barba Francesco
Valle Fortunato
Xu En Yi
Sciacca Vincenzo
S………..Alfredo (nome illeggibile)
Madino Mario (nome poco chiaro)
Sammaritano Nunzio
Paoletti Franco
Nicosia Antonio (nome poco chiaro)
Lentini Nicola
Varca Francesco (nome poco chiaro)
Pardo Calogero
Pepi Salvatore
Esposito Antonio
Avallone Vittorio

da InfoAut

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