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Bologna: presidio contro le misure cautelari

Presidio questa mattina, 30 marzo, a Bologna, all’esterno del tribunale dove  si è tenuta l’udienza preliminare che coinvolge circa 20 attivisti e attiviste del collettivo Hobo a processo per lo sgombero di polizia del Community Center del 2014 a Bologna.

Il processo è stato rinviato a fine giugno, mentre restano ancora in vigore le misure cautelari nei confronti di Loris e Parvis,i due studenti dell’Università di Bologna che si trovano ormai da quasi un anno colpiti da un divieto di dimora (per Loris tramutato anche in arresti domiciliari dopo un’azione di disobbedienza per denunciare l’ingiustizia subita).

Contro questi divieti di dimora è iniziata anche la campagna “libertà di dimora”, che attraverso diverse iniziative è riuscita a sviluppare, in meno di un anno, una presa di coscienza ampia rispetto a questi dispositivi di retaggio fascista e a catalizzare un’opposizione diffusa ai tentativi di Procura, Università, Questura e Amministrazione cittadina di di limitare gli spazi di agibilità politica e di dissenso e  diffondere paura.

Ci racconta del presidio , promosso per chiedere “l’immediata liberazione di Loris e Parvis e di tutti gli studenti e studentesse colpite da abiette misure cautelari preventive e denunciati per il libero sapere” Giulia, compagna del Collettivo Hobo di Bologna. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

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